mercoledì 16 gennaio 2013

Legge Salva Ilva: profili di incostituzionalità



La legge 231 del 24 dicembre 2012, con la quale il Parlamento, convertendo in legge il decreto del

governo, consentiva la ripresa della produzione e della commercializzazione dei prodotti all'Ilva, "presenta

 evidenti profili di contrasto innanzitutto con l'articolo 3 della Costituzione, ossia

con il principio di uguaglianza, dal momento che indentici fatti-reato, quali, in ipotesi, quelli contestati nel

 decreto di sequestro del 22 novembre 2012, se commessi da alcune imprese, possono

determinare il sequestro del prodotto medesimo e la conseguente incommerciabilità dei beni, se commessi,

invece, da Ilva Spa, non comportano analogo effetto, determinandosi in questo modo", secondo

il collegio del Tribunale dell'appello cautelare di Taranto, "una inammissibile disparità di trattamento".



Questa l'ordinanza con cui il presidente del collegio (1° sezione penale) Alessandro De Tommasi, il giudice

relatore Benedetto Ruberto e il giudice a latere Massimo De Michele sospendono il

giudizio sulla richiesta di dissequestro dei prodotti finiti presentata dai legali dell'Ilva e inviano gli atti alla

Corte Costituzionale sollevando una questione di legittimità costituzionale

in accoglimento della richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica sulla legge.

Pino Finocchiaro su Rai News.

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