giovedì 20 dicembre 2012

Avvelenato il capitano Natale De Grazia: morì nel '95, investigava sulle navi dei veleni.


Navi dei veleni

Natale De Grazia morì avvelenato

Sparite le carte del pentito Francesco Fonti morto improvvisamente all'inizio di dicembre.
A marzo aveva detto ai giornalisti: 
"mi vogliono morto".







"La Commissione parlamentare d'inchiesta sugli illeciti connessi al ciclo dei rifiuti presieduta dall'on Gaetano Pecorella svolgerà domani 20 dicembre una conferenza stampa nell'ambito dell'indagine relativa alle cosiddette navi dei veleni ed in particolare alla morte del capitano Natale De Grazia. L'appuntamento si svolgerà alle ore 10.30 presso la sala delle conferenze stampa della Camera...".

 Questo il testo diffuso alle 16.40 di ieri da Palazzo San Mancuto sede della Commissione bicamerale sui ciclo dei rifiuti. Ma questa mattina, un'ora prima dell'appuntamento con i giornalisti, la Commissione ha annullato la conferenza stampa rinviandola al mese di gennaio, ufficialmente perché sono necessari ulteriori "approfondimenti e verifiche in ordine agli elementi su cui da tempo la commissione sta lavorando".

Il rinvio lascia perplessi i membri del Comitato Civico "Natale De Grazia": "Quanto avvenuto però, nonostante la giustificazione della Commissione, contribuisce a creare quella coltre di mistero che avvolge la vicenda delle "navi dei veleni" e ad acuire quel senso di sfiducia che i cittadini hanno verso le istituzioni, che con il loro atteggiamento invece di fare chiarezza rendono il clima ancora più nebuloso e cupo. 

"Auspichiamo che la Commissione, come riferitoci direttamente dai collaboratori di Pecorella, voglia chiarire in breve tempo quanto avvenuto ed entro pochi giorni possa riferire all'opinione pubblica, ed in particolare ai familiari del capitano De Grazia, le risultanze delle indagini condotte su tali vicende. 

"A quelle persone che anche dall'interno delle istituzioni perseguono con impegno e sacrificio la verità, difendendo gli interessi fondamentali dei cittadini. Lo dobbiamo ai tanti morti e malati che ruotano intorno al traffico dei rifiuti e anche e soprattutto al sacrifico consapevole di persone "giuste" come Natale De Grazia" concludono dal Comitato.




Legambiente: “Accertare la verità sulla morte del Capitano De Grazia 

 e rivelare nomi di chi ha osteggiato le indagini”

Gli sviluppi clamorosi relativi alla morte del Capitano Natale De Grazia, trapelati oggi dopo l’annullamento della conferenza stampa indetta dal presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta, Gaetano Pecorella, sembrano avvalorare i  dubbi e le ombre pesanti che da 17 anni circondano la  pagina  più buia della complessa vicenda delle cosiddette navi radioattive.  Nel contempo però aprono uno squarcio di speranza sulla possibilità di rendere finalmente giustizia alla famiglia e a quanti non si sono arresi di fronte a verità di comodo.
I risultati acquisiti dalla commissione parlamentare d'inchiesta, con l'ormai evidente probabilità che il Capitano De Grazia sia stato ucciso, se da una parte ridanno tragica e raggelante attualità ad  una enorme tragedia umana e civile e al valore di un grande uomo, dall'altra impongono l'immediata riapertura dell'inchiesta sulla sua morte.
Questo deve essere  il primo passo  in direzione dell' accertamento più ampio della verità su quello che ancora di più si conferma come un intrigo di Stato – ha dichiarato il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza -. E' quanto da anni tenacemente chiediamo anche attraverso il Comitato per la Verità istituito ad hoc insieme a magistrati, giornalisti, ambientalisti, rappresentanti istituzionali ed autorevoli esperti”.
Seppure in colpevole ritardo – ha aggiunto Nuccio Barilla della segreteria nazionale dell’associazione - è arrivato il momento di dare nomi e volti agli autori delle “pressioni e  degli atteggiamenti ostili” di cui ha parlato l'allora presidente della Repubblica Ciampi nel conferire la medaglia d'oro alla memoria al fedele servitore dello Stato. Lo stesso Stato che altri evidentemente tradivano. Anche oggi, il pensiero e la solidarietà di Legambiente vanno alla famiglia di  Natale De Grazia, posta di fronte ad una realtà che, pur temuta, resta tanto amara quanto sconvolgente”.

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