lunedì 10 marzo 2014

Roma: incendio a Monteverde, muore un tedesco, storia di straordinaria solitudine

Incendio a Monteverde. Tra cataste di foto, documenti e giornali, quel che resta di un uomo. Storia di straordinaria solitudine in un quartiere bene di Roma.



Di Pino Finocchiaro per Rainews24.



Brucia un appartamento a Monteverde. Brucia con i ricordi accatastati nelle stanze. Brucia con l'unico abitante. Un tedesco, 65 anni, Rainer Tullner, ex professore, caduto in depressione dopo la morte del compagno di vita. Un marines delle forze speciali statunitensi. Non sono ancora state chiarite le cause dell'incendio. Sarà l'autopsia a stabilire se l'uomo è morto per un malore o per asfissia provocata dal fumo.



Si occupano delle indagini i carabinieri del nucleo operativo Roma Trastevere. I rilievi spettano al reparto di via In Selci. Ad evitare il peggio avevano pensato quattro squadre dei vigili del fuoco. L'appartamento in via Antonio Pignatelli si trova al settimo e ultimo piano. I pompieri riescono a circoscrivere e domare le fiamme. Entrano. Tra le cataste di foto, libri, documenti trovano il povero Rainer morto.



La gente del quartiere lo ricorda taciturno e riservato. Lui smilzo, un tipo tranquillo, schivo, faceva copia fissa con quell'americano, ritto, determinato.





Bevevano, mangiavano e chiacchieravano. Sempre insieme. Poi la malattia. Un tumore lo uccide. A portar via la bara giungono dagli Stati Uniti pochi parenti e qualche amico vestito di nero. Non c'è più confidenza. Né storie avventurose da ascoltare. Finisce la strana coppia. Pian piano, Rainer si chiude in se stesso. Parla solo con il bicchiere. Molti bicchieri al giorno.



Non ha problemi economici. Paga in contanti. Non sfoga il dolore con nessuno. La posta di anni si accatasta nella cassetta al portone d'ingresso. Non legge gli estratti conto. Non ha problemi per pagarli.



Ma Rainer è sempre più solo. Così tra l'ultimo bicchiere e le cataste di ricordi raccolti alla rinfusa muore, incosciente. Mentre la casa brucia. Con i segreti, le confidenze, di due vite.



Nessun commento: