mercoledì 8 maggio 2013

Jolly Nero: il comandante Roberto Paoloni e il pilota indagati per omicidio colposo plurimo.

Si chiama Roberto Paoloni, ha 63 anni, da 13 lavora per l'armatore Messina di Genova: il comandante della Jolly Nero è indagato per omicidio plurimo colposo. Alle 23.00, mentre, la ro-ro porta containers manovra in uscita dal porto di Genova, Roberto Palloni è il responsabile della manovra anche se sul ponte di comando si trova già il pilota del porto di Genova. Anch'egli indagato. Al momento, le vittime accertate sono sette. Quattro persone sono ricoverate in ospedale, due i dispersi. Questo il bilancio ufficiale della Guardia Costiera, tra i corpi di polizia che indagano sul disastro navale di Genova. Il comandante della Jolly nero è indagato dalla procura di Genova.


Alle 23.00, la scorsa notte, la motonave Jolly Nero, di bandiera italiana, è impegnata nella manovra di uscita dal porto di Genova, urta la torre di controllo con la sala operativa della Guardia Costiera, la struttura cede. un ascensore con tre persone all'interno finisce in mare. Al momento del crollo, all'interno della torre ci sono tredici persone, dieci militari della Guardia Costiera e tre civili, operatori portuali. Adesso, proseguono ricerche e indagini. I vigili del fuoco lavorano sulla banchina del molo Giano di Genova.


Per il gruppo Messina, il sinistro si è verificato "nel corso dell'usuale manovra di uscita dal porto di Genova nel previsto bacino di evoluzione". Il gruppo armatoriale sottolinea il carattere di routine della manovra "anche per le navi della Messina, assistite, come nel caso della Jolly Nero, dai rimorchiatori e con il pilota a bordo". L'avaria ai motori e a un argano con lo sgancio di un cavo da un rimorchiatore potrebbero aver provocato il disastro. Circostanza che rinvia al 2 maggio del 1998, quando il cavo d'ormeggio della Jolly Rosso (II) decapitò Giovanni Sorriso, di Torre del Greco e colpì, uccidendolo, Emilio Caso di Ancona, membri dell'equipaggio. La procura procede per omicidio colposo plurimo.

L'armatore Stefano Messina e il comandante della portacontainer Jolly Nero sono stati ascoltati dagli investigatori. "DUE MOTORI SEMBRANO AVER FALLITO E ABBIAMO PERSO IL CONTROLLO DELLA NAVE". Avrebbe detto Roberto Paoloni ad alcuni giornalisti accorsi sul molo. Poi si è avvalso della facoltà di non rispondere di fronte agli inquirenti. Roberto Paoloni è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura. Recuperata la scatola nera.

Il comandante della Capitaneria di porto di Genova Felicio Angrisano resta sul molo Giano per coordinare l'inchiesta navale e i soccorsi."Ho detto al ministro di farmi rimanere qui". Angrisano è destinato ad assumere il comando generale delle capitanerie.

Nella torre di controllo del porto di Genova al momento del terribile schianto erano presenti tredici
persone, nessuna delle quali è uscita incolume dall'incidente, spiega il procuratore di Genova, Michele Di Lecce, poi conferma: sono già stati recuperati i corpi di sette persone, altre quattro sono finite in ospedale con ferite di varia entità e il numero dei dispersi è sempre fermo a due.


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